Scattati controlli dei Nas e Asl in tutta Italia per ristoranti, mense, pub, bar, chioschi

Partito il  13 dicembre 2014 con il  Regolamento europeo 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, l’articolo 44 obbliga l’esercente ad informare il consumatore sulla presenza o meno dei cosiddetti allergeni nei propri prodotti o piatti.

Tuttavia, solo dal 9 maggio del 2017 con la legge  231/2017 è attiva la sanzione e sono previste multe particolarmente salate per i ristoratori che violano tale prescrizione: se l’operatore del settore alimentare non rispetta perfettamente la norma, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 3.000 euro a 24.000 euro.

Quali sono quindi i nuovi obblighi per ristoratori, mense, scuole, ospedali, bar , pub, paninerie  e di tutti coloro che forniscono alimenti non pre-imballati?

Non basta  riportare in modo chiaro l’avviso della possibile presenza delle sostanze o prodotti che possono provocare allergie o intolleranze direttamente nel menu, o scriverle nel menu sotto la pietanza, ma bisogna avere:

  1. Registro a norma debitamente compilato da mostrare ai clienti che lo richiedono o  ai Nas o Asl in caso di controlli.
  2. Apposito cartello visibile al pubblico che riporti gli articoli e la legge di riferimento
  3. Avvertenze di cui sopra vanno inserite in tutti i menù
  4. Vetrofania che attesti che il locale rispetta la normativa

Vedi un esempio di rispetto corretto della norma

Quindi documentazione precisa  scritta e  a norma,  bene in vista, sia per Nas o Asl,  sia per i clienti, che fornisca agli utenti l’indicazione specifica degli allergeni indicati nell’allegato II del Regolamento.

E per i turisti stranieri?

E’ obbligo dell’esercente tradurre il menu nelle lingue più utilizzate oppure dotarsi di soluzioni digitali per poterle tradurre.

Tantissimi esercizi commerciali hanno improvvisato la soluzione e il 90% non rispetta appieno la normativa che di fatto risulta incompleta in caso di controlli da parte delle attività competenti. Ma, ancora peggio della sanzione amministrativa che arriva fino a 24.000€ è la responsabilità penale nei casi , già accaduti, dove il mancato o parziale  rispetto della norma è costato la vita al cliente. In questo caso per i responsabili del ristorante oltre al massimo della pena amministrativa  c’è l’imputazione penale che può portare al carcere.

Si precisa che avere haacp o avere un’agenzia che si sta occupando della messa a norma degli allergeni equivale a non aver nulla.

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